Convegno internazionale all’Università di Berna

Il convegno “Il Gruppo 63 e le arti” ha esplorato la complessa interazione tra letteratura e arti nel contesto del Gruppo 63, mettendo in evidenza le strategie di vicinanza alle arti per promuovere una nuova concezione di letteratura in Italia. L’evento, caratterizzato da relazioni di alta qualità e spazi ampi per discussioni, ha permesso lo sviluppo di nuove ricerche e progetti collaborativi. Tra i temi trattati, l’ibridazione di linguaggi e media, l’ecfrasi, e l’interazione tra diversi ambiti artistici. Il convegno ha stimolato riflessioni critiche e teoriche, contribuendo significativamente alla ricerca interdisciplinare.

Chiara Portesine: «Un possibile nonsense pittorico». I romanzi sperimentali di Gianfranco Baruchello

L’intervento ha esplorato le innovazioni narrative nel lavoro letterario di Gianfranco Baruchello, con particolare enfasi sul suo legame con il Gruppo 63. Attraverso un’analisi dettagliata dei romanzi sperimentali di Baruchello, tra cui Le avventure dell’armadio in plexiglass (Milano, Feltrinelli, 1968) e Mi viene in mente (Milano, Schwarz, 1966), Portesine ha indagato come l’artista abbia integrato le tecniche pittoriche nella narrazione, sfidando le convenzioni tradizionali del romanzo.

Marino Fuchs: Nel caleidoscopio di Carla Vasio. Unascrittura sperimentale in dialogo con le arti.

L’obiettivo dell’intervento è stato quello di riscoprire e valorizzare l’opera di Carla Vasio, figura chiave nella neoavanguardia italiana e membro attivo del Gruppo 63. Un’analisi approfondita delle sue opere narrative, in particolare L’Orizzonte (Milano, Feltrinelli, 1966) e Anamorfosi. Un racconto Gotico (Roma, Cooperativa Prove Dieci, 1973), ha messo in luce una continua interazione con le arti visive, evidenziata anche dalle sue collaborazioni con artisti del calibro di Achille Perilli, Enzo Mari e Giulio Turcato.

Giulia Simi: «Il desiderio incandescente»: Patrizia Vicinelli tra poesia e cinema sperimentale.

L’intervento si concentra su Patrizia Vicinelli, una figura chiave e poliedrica della neoavanguardia italiana, nota per il suo ruolo nel cinema sperimentale e nella poesia. Nata nel 1940 a Bologna, Vicinelli ha intrapreso un percorso artistico e personale che l’ha allontanata dalle convenzioni borghesi, esplorando un’etica alternativa di sottrazione e abbandono.

L’analisi dell’opera di Vicinelli rivela un’artista che ha costantemente sfidato i confini tra poesia e cinema, influenzando profondamente la neoavanguardia e il panorama culturale italiano. L’eredità artistica di Vicinelli continua a influenzare il panorama culturale contemporaneo, specialmente nel campo della poesia sperimentale e del cinema indipendente. La sua capacità di rompere le barriere tra i generi artistici e di esplorare temi sociali e politici attraverso la sua arte la rende una figura di riferimento per gli artisti contemporanei che cercano di unire l’attivismo alla loro pratica artistica.

Alessandro Moro: «Il significato illimitato di uno spazio totale». Antonio Porta, Piero Manzoni, e la poetica dell’azzeramento

In questo intervento si esplora il significativo scambio culturale e artistico tra Antonio Porta, figura centrale della neoavanguardia italiana, e Piero Manzoni, pioniere dell’arte concettuale, durante il fervente periodo di fine anni ’50 e inizio anni ’60. Un’analisi dettagliata delle opere di Porta, come la raccolta Calendario e La palpebra rovesciata, evidenzia come l’incontro con Manzoni e l’ambiente della rivista Azimuth abbia segnato una svolta decisiva nel suo percorso poetico, orientandolo verso un’espressione più astratta e sperimentale. Lo studio approfondisce l’importanza della collaborazione tra Porta e Manzoni nel panorama culturale italiano, evidenziando come il loro scambio tra poesia e arte abbia svolto un ruolo decisivo nella produzione della neoavanguardia e abbia lasciato un’impronta duratura nel contesto culturale contemporaneo.

Alessandro Bosco: L’architettura come spazio narrativo. Il Gruppo 63 e la Triennale del 1964.

L’intervento di Alessandro Bosco esplora l’influenza del Gruppo 63 nell’ambito architettonico, in particolare durante la Triennale del 1964. L’analisi si concentra sulla Sezione Introduttiva a carattere internazionale della Triennale, curata da Vittorio Gregotti e Umberto Eco, evidenziando l’approccio innovativo e interdisciplinare adottato nell’allestimento. Un’operazione critica che si inserisce in un dialogo continuo e coerente con gli obiettivi paralleli delle indagini letterarie del Gruppo 63, stabilendo una connessione profonda tra architettura e letteratura.

Rodolfo Sacchettini: “Organismi auditivi”: i radiodrammi di Giuliano Scabia e Giorgio Manganelli.

L’intervento di Sacchettini ha indagato il ruolo sperimentale del Gruppo 63 nel campo della radiofonia, ponendo particolare enfasi sulle produzioni radiofoniche tra gli anni ’60 e ’70. L’analisi si è concentrata su figure chiave come Carlo Quartucci, Giorgio Bandini, Roberto Lerici e Edoardo Sanguineti, esplorando in particolare le innovative creazioni radiofoniche di Giuliano Scabia e Giorgio Manganelli.

Giovanna Lo Monaco: Gruppo 63: l’interdisciplinarità nella pratica del teatro

Giovanna Lo Monaco ha delineato la complessa rete di interazioni artistiche che caratterizzano l’avanguardia teatrale del Gruppo 63. L’analisi è iniziata con l’evento “Grammatica non stop” del 1967, un’esperienza performativa che ha unito diverse forme d’arte in una maratona culturale di dodici ore, segnando un momento di svolta per il teatro di avanguardia romano.

Lo Monaco ha evidenziato l’importanza della sperimentazione interartistica, in cui il teatro diventa il fulcro di un dialogo creativo tra differenti discipline. L’intervento ha offerto dunque una visione comprensiva delle metodologie sperimentali del Gruppo 63, mostrando come l’intersezione di poesia, musica, arti visive e performance abbia dato vita a un teatro ricco di stimoli e provocazioni, capace di stimolare le facoltà critiche dello spettatore e di proporre un’arte che si pone in contrasto con l’anestetizzazione dell’esperienza contemporanea.

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